Ponte sullo stretto. Si ricomincia? E gli uccelli?

Ma come, non c’era da fare ben altro? Il Ponte di Messina? Ma no, semmai le strade, le autostrade, i porti, le stradine interpoderali e quant’altro possa rientrare nel ben altro. I ben altristi saranno certamente contenti e soddisfatti. Infatti tutto questo è già stato realizzato, o in corso dì completamento o quantomeno progettato. Sì lo vedono tutti con la loro fantasia, contenti di essersi fatti prendere per il naso. Bravi, bene, complimenti. Così non abbiamo né questo né quelli. Prima facciamo il ben altro e poi semmai pensiamo al Ponte. Quanta sprovvedutezza in questa affermazione. O forse quanta ingenuità nel non comprendere di essere strumenti di vari interessi. Si, purtroppo gli utili idioti sono sempre di più o per citare un vecchio adagio “la mamma dei cretini è sempre incinta”.

Ma ci vuole tanto a capire che si vuole fare investimenti solo al nord e che il sud è destinato ad un progressivo declino? Solo per parlare della Sicilia i ben altristi lo ricordano che con la Legge obiettivo del 2001 si finanziarono i collegamenti tra Palermo ed Agrigento, la Caltanissetta Agrigento, la Catania Siracusa Gela, il raddoppio della linea ferroviaria Palermo Catania e della Palermo Messina e tanto altro ancora come i sottopassi della ferrovia Palermo Aeroporto di Punta Raisi Trapani per eliminare l’attraversamento dei centri urbani comunali. Il famoso ben altro appunto!!! Tutto fatto? No tutto ancora da completare o da fare.

E ricordano che il Ponte era già in corso di realizzazione quando fu fermato da Mario Monti e compagni? E che stiamo pagando penali alle imprese aggiudicatarie dei lavori? Ma che ben altro ci vuole per capire cosa sta accadendo? Dobbiamo ancora sentire un ministro sedicente esperto dì ambiente sostenere che il Ponte non si può fare perché gli uccelli andrebbero a sbatterci contro? Si rifà una commissione che deve valutare la fattibilità del Ponte. E udite udite, deve scegliere tra tre ipotesi: ad una campata, a tre campate o, o, o un bel niente. Cosa? Si proprio un bel niente.

Ma allora quelli che avevano dato il via erano tutti incompetenti e irresponsabili? Ma dobbiamo credere a questi nuovi sedicenti esperti solo in rinvii, che non hanno avuto nessun altro compito se non quello di non far fare nulla?

Sul serio dobbiamo accettare tutto questo? E dobbiamo rinunciare a non meno di trentamila posti di lavoro, dieci milioni di turisti in più, sviluppo dell’economia al centro del mediterraneo e degli scambi commerciali est ovest e nord sud e tante altre opportunità per far crescere l’occupazione e il benessere in questa parte del territorio? O è proprio questo che si vuole impedire per favorire le lobbies che garantiscono gli attuali interessi? 

Francamente Ministro Giovannini mi sarei aspettato di più e di meglio da lei e dal Governo Draghi. E ora che fare? Accondiscendere ai ben altristi o provare a reagire? Vorrei profittare di questo spazio di dibattito per sollecitare opinioni competenti, prese di posizione serie ed autorevoli. L’Italia merita di meglio di come viene rappresentata.

Enrico La Loggia

già Ministro per gli Affari Regionali

Registrato al Tribunale di Roma il 19/09/2018, n. 155
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