Il nuovo sistema
per la tracciabilità
dei rifiuti e gli impatti
sulla digitalizzazione
delle imprese


Dal 13 febbraio 2025 è diventato operativo il Registro Elettronico per la tracciabilità dei rifiuti – RENTRI – istituito e gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: uno dei più importanti progetti di trasformazione digitale del rapporto tra Pubblica Amministrazione ed imprese ed un passo fondamentale nella strategia di economia circolare prevista dal PNRR.

Siamo di fronte ad una evoluzione nella gestione degli adempimenti ambientali resa possibile dalla collaborazione – sancita dal DM n. 59 del 4 aprile 2023 – tra diverse realtà della Pubblica Amministrazione sotto la guida del Ministero dell’Ambiente. La realizzazione operativa del progetto è in carico all’Albo Gestori Ambientali ed a Unioncamere che è chiamata a mettere a disposizione le competenze del sistema camerale nella gestione di Registri e Albi e nella digitalizzazione, per il tramite della società in-house Ecocerved, dei processi di raccolta dei dati in campo ambientale.

La tracciabilità dei rifiuti consiste nella possibilità di seguire il flusso dei rifiuti dalla produzione fino al trattamento. Una corretta tracciabilità consente di sapere chiaramente chi ha prodotto un rifiuto, quando e dove, a chi è stato consegnato per il trattamento e chi l’ha trasportato.

Il nuovo sistema di tracciabilità, grazie alla digitalizzazione di documenti e processi, metterà a disposizione della Pubblica Amministrazione nel suo complesso un flusso costante di dati con importanti obiettivi: consentirà, in particolare, di supportare la definizione delle politiche ambientali e di pianificazione a livello regionale e di ridurre i tempi per la rendicontazione e il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi europei di recupero e riciclo. E, naturalmente, renderà più efficaci le attività di prevenzione e di contrasto della gestione illecita dei rifiuti da parte degli enti di controllo.

Ma tale nuovo sistema offre diversi vantaggi anche alle imprese: consente di introdurre soluzioni fortemente automatizzate nella gestione amministrativa dei rifiuti e di favorire una semplificazione operativa dei processi logistici ed un miglioramento dell’efficienza con conseguente riduzione dei costi.

È, inoltre, importante sottolineare che la gestione digitale porta con se altri vantaggi per il sistema produttivo. Con una maggiore razionalizzazione delle informazioni e un monitoraggio costante del flusso dei dati, infatti, il nuovo sistema di tracciabilità sosterrà la nascita di un’economia basata sul recupero dei rifiuti.

Fino a ieri ogni trasporto di rifiuti era accompagnato dai formulari di identificazione rifiuti in forma cartacea e ogni movimentazione dei rifiuti era annotata sul registro di carico e scarico che le imprese conservavano in formato cartaceo presso la propria sede. Con la nuova tracciabilità tutta questa documentazione diventa digitale ed è prodotta e conservata dalle imprese tramite i propri sistemi gestionali che si occupano della trasmissione dei dati al RENTRI.

Si tratta, dunque, di un modello di digitalizzazione moderno che prevede il colloquio dei sistemi centrali con i sistemi gestionali degli utenti, pubblici e privati, secondo standard condivisi e l’utilizzo all’avanguardia di tutti gli strumenti del CAD (Codice Amministrazione Digitale) in materia di identità e sottoscrizione digitale ed interoperabilità tra le applicazioni. È da notare che Il processo di digitalizzazione innescato dagli “adempimenti” RENTRI ha già aperto, con conseguente ampliamento della domanda di software e nuovi servizi digitali, opportunità di mercato per le imprese del settore dell’information technology che forniscono alle imprese applicativi ed altri strumenti gestionali.

Per comprendere appieno la portata del progetto descritto è utile riportare una rapida sintesi della platea dei soggetti coinvolti dal nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti:

  • 400 mila operatori (imprese, enti e altre organizzazioni) che trattano, trasportano o intermediano rifiuti o che producono rifiuti pericolosi o non pericolosi da attività industriali o artigianali;
  • associazioni di categoria e circuiti organizzati di raccolta che intervengono in quanto delegati dalle imprese associate;
  • imprese dell’information technology che forniscono agli operatori strumenti gestionali per la tenuta in formato digitale.

Va ricordato che il passaggio al nuovo sistema di tracciabilità avviene gradualmente: dal 13 febbraio 2025 hanno aderito al RENTRI tutti gli operatori professionali del settore dei rifiuti nonché i produttori di rifiuti con più di 50 dipendenti (circa 150 mila soggetti). Tutti questi operatori hanno già adottato una gestione interamente digitale dei registri di carico e scarico. Da qui ad un anno aderiranno al RENTRI altre 300 mila imprese comprese le microimprese che producono rifiuti pericolosi e, sempre a febbraio 2026, entrerà in vigore la gestione digitale del formulario di identificazione dei rifiuti completando così la trasformazione digitale degli adempimenti.

L’obiettivo è quello di arrivare alla digitalizzazione di 500.000 registri e 20 milioni di formulari con il coinvolgimento a regime di 1 mln di operatori privati e pubblici.

Il graduale ampliamento del progetto viene accompagnato da un supporto concreto agli utenti da parte del Ministero dell’Ambiente che, tramite l’Albo Gestori Ambientali ed il sistema camerale, mette a disposizione servizi informatici di supporto alla transizione digitale, canali e strumenti telematici di assistenza e programmi formativi on-line dedicati.

È, infine, importante sottolineare che il progetto, con un approccio innovativo e aperto al confronto, ha visto il coinvolgimento costante e attivo nella sua realizzazione di tutti gli attori sia del sistema produttivo sia della Pubblica Amministrazione.


Di seguito, il calendario iscrizione al RENTRI

Obblighi– Iscrizione al RENTRI, via telematica tramite il portale www.rentri.gov.it
– Tenuta dei registri di carico e scarico con i nuovi modelli e le nuove istruzioni ed in formato digitale a partire dall’iscrizione
– Trasmissione al RENTRI dei dati annotati sui registri
– Gestione dei FIR con i nuovi modelli e le nuove istruzioni ed in formato digitale a partire dal 2026
– Trasmissione al RENTRI dei dati contenuti sui FIR di rifiuti pericolosi
Soggetti obbligati all’iscrizione– Impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti
– Trasportatori e intermediari di rifiuti
– Produttori di rifiuti pericolosi
– Produttori di rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali, artigianali o di trattamento degli scarti, dei fumi e dei fanghi con più di 10 dipendenti
Scadenze12/2/2025:
– entrano in vigore i nuovi modelli di registro di carico e scarico e di Formulario di identificazione del rifiuto
– si iscrivono gli impianti di recupero e smaltimento, i trasportatori, gli intermediari e i produttori di rifiuti con più di 50 dipendenti
– si iscrivono e cominciano a tenere i registri di carico e scarico in modalità digitale

14/8/2025:
– si iscrivono i produttori di rifiuti con un numero di dipendenti tra 11 e 50 e cominciano a tenere i registri di carico e scarico in modalità digitale

13/2/2026:
– si iscrivono e cominciano a tenere i registri di carico e scarico in modalità digitale gli altri produttori di rifiuti pericolosi
– tutti gli iscritti al RENTRI gestiscono i FIR in modalità digitale


Digitalizzazione scritture ambientali

Registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti• Formato digitale del registro (specifiche tecniche ai sensi del art 4. DM 59/2023)
• Vidimazione Digitale del Registro
• Formazione del registro, in quanto documento informatico
• Invio dei dati al RENTRI mediante Interoperabilità (API)  
Formulario di Identificazione
del Rifiuto
(dal 2026)
Digitalizzazione del formulario di Identificazione del rifiuto
• Formato digitale del FIR (specifiche tecniche ai sensi del art 7. DM 59/2023)
• Vidimazione Digitale del FIREmissione e gestione del FIR digitale
• Invio dei dati al RENTRI mediante Interoperabilità (API) e in mobilità (APP)
Andrea Acquaviva

Direttore Generale ECOCERVED Scarl

Registrato al Tribunale di Roma il 19/09/2018, n. 155
Direttore: Roberto Serrentino

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